In Corea del Sud, l'intelligenza artificiale si è insinuata con discrezione nella vita lavorativa quotidiana. Lontana dalla fantascienza, è già l'alleata di oltre il 70% dei dipendenti, trasformando compiti e produttività in questo paese all'avanguardia tecnologica.
Anche voi avete l'impressione che l'intelligenza artificiale (IA) sia ovunque, tranne forse nella vostra macchinetta del caffè (e anche lì, non ci vorrà molto)? Beh, se guardiamo alla Corea del Sud, questa impressione si conferma ampiamente! Uno studio recente condotto dalla società coreana Elimnet Now and Survey, e riportato dal sito AITimes, rivela un dato che fa girare la testa: laggiù, ben il 71,3% dei dipendenti utilizza già piattaforme di IA nel proprio lavoro. Sì, avete letto bene. L'IA non è più una fantasia da nerd, ma uno strumento reale che sta ridisegnando le giornate lavorative dei professionisti sudcoreani. Quindi, semplice gadget localizzato o preludio di una rivoluzione globale? Tenetevi forte, analizziamo ciò che sta accadendo nel Paese del Mattino calmo.
26/05/2025 14:04 JérômeImmagina l'IA come un collega stagista ultra performante, disponibile 24 ore su 24 e che non si lamenta mai dei compiti più noiosi. In pratica, in Corea del Sud, i dipendenti la utilizzano principalmente per:
Ma non è tutto! L'IA, sempre secondo lo studio sudcoreano, sta iniziando a farsi strada anche in ambiti più creativi come la generazione di immagini o video (19,8%) e persino per sessioni di brainstorming (18,8%).
Se si parla di IA, un nome viene subito in mente: ChatGPT. E per una buona ragione, la piattaforma è utilizzata dalla stragrande maggioranza (87%) dei professionisti sudcoreani che usano l'IA. È un po' la rockstar del momento, anche lì. Ma attenzione, il panorama cambia rapidamente! Altri attori come Google Gemini (41,4% di utilizzo in Corea) e Microsoft Copilot (15,3%) si stanno ritagliando uno spazio importante, segno che l'ecosistema dell'IA si sta diversificando a gran velocità, in Corea del Sud come altrove.
Alcuni settori sono più dipendenti di altri nel paese della K-Pop. I campioni dell'adozione sono, senza sorpresa, l'IT e il software (92,5% dei professionisti sudcoreani del settore lo utilizzano), seguiti dai media e dalla creazione di contenuti (76,9%) – dove l'IA per generare immagini fa furore – e dall'istruzione (73,3%). Altri, come il commercio al dettaglio o il settore pubblico coreano, sono un po' più indietro, ma il movimento sembra generale.
Tutto molto bello, ma serve davvero a qualcosa? La risposta degli utenti sudcoreani è un grande SÌ. Non meno del 92,6% dei dipendenti che utilizzano l'IA ritiene che la propria produttività sia aumentata. E per quelli che la usano quotidianamente, è il jackpot: il 67,4% di loro parla di una produttività migliorata di oltre il 50%! Insomma, per questi lavoratori, l'IA è un po' la pozione magica per sbrigare più lavoro, più velocemente.
Le aziende sudcoreane non si sbagliano: il 61,2% di loro incoraggia ora i propri dipendenti a utilizzare questi strumenti. Si tratta di un aumento di 24 punti percentuali in soli due anni sul suolo coreano, prova che l'IA è vista come una vera leva di performance.
Di fronte a questa ondata osservata in Corea del Sud, una domanda brucia le labbra: i nostri lavori sono minacciati? I dipendenti sudcoreani sembrano divisi, ma piuttosto ottimisti. La maggioranza (45,7%) pensa che l'IA sostituirà alcuni compiti, ma creerà anche nuovi ruoli. Una parte non trascurabile (36,7%) la vede soprattutto come un assistente che migliorerà la loro efficienza. Solo il 9,3% teme una sostituzione totale del proprio posto.
Fatto interessante, il senso di attesa (valutato 7,1 su 10 dai coreani intervistati) supera quello dell'ansia (5,9 su 10) di fronte a questi cambiamenti. Nonostante uno stress palpabile per alcuni di fronte alla rapidità delle evoluzioni e alla paura dell'obsolescenza, l'IA è vista più come un'opportunità in questo paese appassionato di tecnologia.
Se l'IA si occupa dei compiti ripetitivi, quali saranno le nostre missioni, noi poveri umani? Lo studio sudcoreano mette in luce le competenze che stanno diventando cruciali:
In breve, l'IA spinge i lavoratori, anche in Corea del Sud, a concentrarsi su ciò che ci rende umani: creatività, intelligenza emotiva e capacità di lavorare insieme.
L'intelligenza artificiale non è più una promessa lontana, è ben radicata negli uffici in Corea del Sud, trasformando il modo di lavorare e la produttività. Se sfide di adattamento e preoccupazioni permangono, la tendenza è verso una collaborazione uomo-macchina in cui ognuno trova il suo posto. Le aziende che, come si osserva in Corea, sapranno accompagnare i propri dipendenti in questa transizione, puntando sullo sviluppo delle competenze umane chiave, ne usciranno senza dubbio vincenti.
Allora, pronti ad accogliere il vostro nuovo collega virtuale? Potrebbe aiutarvi a concentrarvi su ciò che fate meglio e, chissà, a ritrovare un po' di energia sul lavoro, che siate a Seoul o a Parigi!
Fonte: https://www.aitimes.kr/news/articleView.html?idxno=35053
Jerome
Esperto in sviluppo web, SEO e intelligenza artificiale, la mia esperienza pratica nella creazione di sistemi automatizzati risale al 2009. Oggi, oltre a redigere articoli per decifrare l'attualità e le sfide dell'IA, progetto soluzioni su misura e intervengo come consulente e formatore per un'IA etica, efficiente e responsabile.