Il vostro vecchio e fidato Google Assistant si prepara a prendersi una meritata pensione. Il suo successore, Gemini, potenziato dall'intelligenza artificiale, promette di rivoluzionare la nostra vita digitale.
Vi ricordate la prima volta che avete detto "OK Google" al vostro telefono? Era il 2016, una piccola rivoluzione che ci prometteva un assistente vocale più naturale. Preparatevi a un nuovo giro di pista, perché Google sta per sostituire il suo fedele Assistant con Gemini, un'intelligenza artificiale molto più ambiziosa. Ma cosa dobbiamo aspettarci? Tenetevi forte, vi spieghiamo tutto.
23/05/2025 10:17 JérômeSi chiude il sipario per Google Assistant, almeno nella sua forma attuale. Secondo un post sul blog dell'azienda, la transizione verso Gemini, il suo nuovo assistente potenziato dall'IA, accelererà «nei prossimi mesi» per gli utenti mobile. E attenzione, «entro la fine dell'anno», l'Assistente Google classico semplicemente «non sarà più accessibile sulla maggior parte dei dispositivi mobili» né disponibile per il download sugli store di applicazioni. Un cambiamento epocale per chi ci accompagna da quasi un decennio!
Questo grande rimpiazzo non si limiterà ai nostri smartphone. Google lo annuncia chiaramente: «aggiorneremo anche tablet, automobili e dispositivi connessi al telefono, come auricolari e orologi, a Gemini». Anche i nostri altoparlanti intelligenti, schermi smart e televisori avranno diritto a «una nuova esperienza, ottimizzata da Gemini». Google promette di fornirci maggiori dettagli «nei prossimi mesi». Nel frattempo, niente panico: l'Assistente Google continuerà a funzionare su questi dispositivi.
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Ma perché questo cambio di rotta? Google parla di un vero e proprio «cambio di piattaforma». Dopo l'elaborazione del linguaggio naturale e il riconoscimento vocale che hanno reso celebre l'Assistente, tocca all'«IA generativa» di «trasformare il modo in cui interagiamo con la tecnologia». È un po' come passare dalla bicicletta a un razzo, almeno sulla carta.
L'ambizione, però, non cambia: «costruire l'assistente più utile al mondo». Per Brian Marquardt, Senior Director della gestione dei prodotti per l'app Gemini, un assistente deve essere «personale», «consapevole del mondo che ti circonda», capace di interagire con le tue app e servizi, e di renderti «più produttivo, più creativo e un po' più curioso». Tutto un programma! Ed è qui che entra in gioco Gemini, ripensato con l'IA al centro per diventare il tuo «assistente personale alimentato dall'IA».
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Se, secondo Google, milioni di utenti hanno già fatto il salto verso Gemini e si dicono soddisfatti delle nuove funzionalità potenziate dall'IA, cosa porta concretamente questo nuovo arrivato? L'azienda assicura che Gemini va ben oltre le capacità del suo predecessore.
Tra le novità in evidenza, troviamo funzionalità come «Gemini Live», per conversazioni «fluide e multimodali» (immagina di poter chiacchierare con la tua IA combinando voce, testo e, chissà, domani anche immagini?), o «Deep Research», che trasforma Gemini in un vero e proprio «assistente di ricerca personale». Questi strumenti, «possibili solo grazie all'IA», sono solo l'inizio, ci viene promesso. Tranquilli, le funzioni di base che amavamo nell'Assistente, come avviare musica, impostare timer o eseguire azioni dalla schermata di blocco, sono ancora presenti nell'app Gemini, già disponibile in oltre 40 lingue e 200 paesi.
Lo sapevi?
Se la maggior parte dei dispositivi mobili passerà a Gemini, rimane una piccola eccezione. Secondo una notizia riportata da 9to5Google, i telefoni con Android 9 o versioni precedenti e meno di 2 GB di RAM potranno continuare a usare l'Assistente Google classico. Una piccola proroga per i modelli più vecchi!
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Il messaggio è chiaro: Google punta fortemente sull'intelligenza artificiale generativa per ridefinire l'assistenza personale. Sostituendo il suo Assistente con Gemini, l'azienda di Mountain View non si limita a un semplice aggiornamento, ma avvia una trasformazione profonda del nostro modo di interagire con la tecnologia. Resta da vedere come queste promesse di un assistente «più produttivo, più creativo e un po' più curioso» si concretizzeranno nella nostra vita digitale.
Allora, pronti a fare quattro chiacchiere con un'IA che ha una risposta per (quasi) tutto? Una cosa è certa: i nostri dispositivi non smetteranno di sorprenderci!
Fonti:
https://www.theverge.com/news/629904/google-assistant-gemini-moving-onJerome
Esperto in sviluppo web, SEO e intelligenza artificiale, la mia esperienza pratica nella creazione di sistemi automatizzati risale al 2009. Oggi, oltre a redigere articoli per decifrare l'attualità e le sfide dell'IA, progetto soluzioni su misura e intervengo come consulente e formatore per un'IA etica, efficiente e responsabile.