Dalla creazione di interfacce alla codifica quasi autonoma, Google ha svelato alla sua conferenza I/O 2025 una serie di strumenti di IA che promettono di trasformare la quotidianità degli sviluppatori. Preparatevi, perché è roba che fa girare la testa!
E se programmare la vostra prossima applicazione o debuggarre migliaia di righe di codice diventasse semplice come chiedere a un collega super competente di occuparsene? Questa è più o meno la promessa fatta da Google durante il suo grande evento annuale I/O, edizione 2025. Dimenticate (quasi) le notti in bianco e le emicranie davanti allo schermo, la società di Mountain View ha tirato fuori l'artiglieria pesante per dotare gli sviluppatori di veri e propri "superpoteri IA". Analizziamo insieme queste novità che profumano di futuro.
23/05/2025 12:47 JérômeImmaginate il vostro ambiente di sviluppo (IDE) preferito, Android Studio, potenziato con l'intelligenza artificiale più avanzata di Google, Gemini 2.5 Pro. È esattamente ciò che Google propone con due novità importanti.
Prima di tutto, "Journeys". Volete testare la vostra applicazione? Non c'è più bisogno di scrivere lunghi script di test. Descrivete semplicemente in linguaggio naturale il percorso utente che desiderate verificare – ad esempio, "l'utente accede, aggiunge un articolo al carrello e completa l'ordine" – ed ecco, l'IA si occupa di eseguire questi test per voi. È un po' come avere un tester instancabile e ultra-veloce integrato direttamente nel vostro strumento di lavoro. I risultati, ovviamente, vengono visualizzati direttamente nell'IDE per una correzione facilitata.
Poi, c'è il "Agent Mode". Qui si passa alla velocità superiore. Per compiti di sviluppo più complessi, come l'integrazione di un'API o l'aggiornamento delle dipendenze (quei mattoni software di cui il vostro progetto ha bisogno), questo "agente" IA può prendere il controllo. L'obiettivo, secondo le informazioni provenienti da Google I/O, è chiaro: accelerare lo sviluppo e la consegna di codice di alta qualità riducendo il carico manuale.
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Attenzione, ecco Jules. No, non lo zio un po' nerd, ma il nuovo agente di codifica autonomo di Google, che passa in beta pubblica. Jules non è un semplice copilota che vi sussurra suggerimenti di codice. Va molto oltre. Può leggere e comprendere l'intera base del vostro codice, clonata in un ambiente cloud sicuro.
Affidategli dei compiti: scrivere test, sviluppare nuove funzionalità, correggere bug o persino occuparsi degli aggiornamenti di versione. Jules analizza, pianifica i passaggi, modifica i file necessari e può persino preparare una "pull request" (una proposta di modifica del codice) su piattaforme come GitHub. Un esempio eclatante fornito durante le presentazioni: Jules sarebbe riuscito a migrare un sito da Node.js 16 a Node.js 22, verificando che tutto funzionasse dopo l'aggiornamento. Impressionante, no? Lavora in modo asincrono, cioè lavora in background mentre voi fate altro. Pratico!
E il design in tutto questo? Google ha pensato anche alle interfacce utente (UI) con Stitch. Questo strumento sperimentale funziona anch'esso con l'IA (Gemini 2.5 Pro e Imagen) per trasformare le vostre idee in mockup, se non addirittura in codice, come annunciato (un'altra fonte per Stitch è disponibile anche su The Verge).
Il principio è semplice: descrivete ciò che volete con del testo ("Crea un'app per scoprire attività e gite in California") o persino un'immagine (uno schizzo veloce, uno screenshot di ispirazione), e Stitch si mette al lavoro per generare un design dell'interfaccia. Può persino, secondo quanto annunciato, cambiare l'intera lingua di un'applicazione in un batter d'occhio. Le creazioni possono poi essere affinate ed esportate verso strumenti di design popolari come Figma, o direttamente in codice front-end (HTML/CSS). L'idea è passare dalla scintilla creativa a un prototipo funzionale in tempi record.
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Lo sapevate? L'IA diventa leggera per i nostri smartphone
Oltre a questi strumenti "pesanti", Google ha anche presentato Gemma 3n, una nuova versione dei suoi modelli di IA open source, appositamente progettata per essere performante e allo stesso tempo abbastanza leggera da funzionare direttamente sui nostri telefoni. Grazie a tecniche di ottimizzazione avanzate (come la "quantizzazione", che riduce le dimensioni del modello senza compromettere troppo le prestazioni, un po' come comprimere un'immagine), l'IA più avanzata diventa accessibile anche senza una connessione internet permanente. È la promessa di applicazioni mobili più intelligenti e reattive.
Questi progressi sono senza dubbio impressionanti. Promettono di sollevare gli sviluppatori dai compiti più ripetitivi o complessi, permettendo loro di concentrarsi sulla creatività e l'innovazione. È un po' come passare da strumenti manuali a una catena di montaggio ultra-perfezionata e intelligente.
La sfida sollevata da questi "superpoteri" è quella della ridefinizione del ruolo dello sviluppatore. Meno tempo speso a "sporcarsi le mani" con il codice di basso livello, più tempo per l'architettura, la progettazione dell'esperienza utente e la risoluzione di problemi su larga scala. L'IA diventa un partner, un moltiplicatore di produttività.
La mia IA ha combinato un disastro: di chi è la colpa (e il conto)?
Gli annunci di Google I/O 2025 delineano un futuro in cui l'intelligenza artificiale è strettamente intrecciata al processo di creazione software e design. Con strumenti come Jules, capace di agire come un vero agente autonomo, Stitch che schizza interfacce su richiesta e le capacità potenziate di Android Studio, lo sviluppo applicativo potrebbe conoscere una piccola rivoluzione. L'IA si annuncia meno come un semplice strumento e più come un collaboratore a tutti gli effetti.
Allora, pronti ad accogliere il vostro nuovo collega virtuale? Una cosa è certa, con queste IA, l'unico limite alla creazione digitale rischia di essere... la vostra stessa immaginazione (e forse la qualità dei vostri prompt)!
Jerome
Esperto in sviluppo web, SEO e intelligenza artificiale, la mia esperienza pratica nella creazione di sistemi automatizzati risale al 2009. Oggi, oltre a redigere articoli per decifrare l'attualità e le sfide dell'IA, progetto soluzioni su misura e intervengo come consulente e formatore per un'IA etica, efficiente e responsabile.