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Quando il tuo sito web inizia a chiacchierare con l’IA: NLWeb spiegato a tua nonna (o quasi)

NLWeb: Microsoft inventa l’"HTML per l’IA" e vuole far dialogare tutti i siti web

Immagina di poter interrogare qualsiasi sito web come se stessi parlando con un amico. Questa è la promessa di NLWeb, un nuovo protocollo che vuole trasformare il Web in un enorme interlocutore intelligente.

Ti ricordi i tempi in cui trovare un'informazione sul web poteva essere un'impresa, prima che strumenti come RSS semplificassero la vita permettendoci di seguire i nostri siti preferiti? Bene, preparati per un nuovo salto in avanti! Questa volta non si tratta solo di semplificare la vita agli esseri umani, ma anche... alle intelligenze artificiali. Microsoft ha recentemente svelato, durante la conferenza Build 2025, un progetto open-source chiamato NLWeb. La sua ambizione? Permettere a qualsiasi sito web di diventare un'applicazione potenziata dall'IA, in grado di conversare con te in linguaggio naturale. Quindi, semplice gadget o futura rivoluzione?

25/05/2025 09:18 Jérôme

NLWeb: Il web che ti parla, per davvero?

L'idea alla base di NLWeb, acronimo di "Natural Language Web" (o "web in linguaggio naturale" se vogliamo fare i sofisticati in italiano), è rendere i siti web altrettanto facili da interrogare per un'IA quanto per un essere umano. Un po' come se ogni sito si dotasse improvvisamente di un orecchio attento e di una bocca eloquente.

Lo sapevi?

La mente dietro NLWeb non è altri che R.V. Guha. Questo nome forse non ti dice nulla, ma ha già contribuito a plasmare il nostro web con standard come RSS (Really Simple Syndication – la sindacazione davvero semplice dei contenuti) e schema.org (un vocabolario per strutturare i dati su internet).

Kevin Scott, direttore tecnologico di Microsoft, va persino oltre definendo NLWeb come "l'HTML per il web agentico". Il web agentico è un po' il futuro del web, dove programmi autonomi, "agenti" IA, potranno navigare, comprendere e interagire con contenuti e servizi online per assisterci. NLWeb sarebbe quindi il mattone fondamentale per costruire questo web di nuova generazione.

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Come funziona questo "traduttore" per IA?

Niente panico, non ti sommergeremo di gergo tecnico. Ecco i passaggi principali per rendere un sito "compatibile con NLWeb":

  • Si riutilizza l'esistente: NLWeb è intelligente, si basa sui dati che i siti pubblicano già, come i feed RSS o altri formati di dati strutturati spesso nascosti nel codice delle pagine. Non c'è bisogno di ricostruire tutto da zero, meno male!
  • Direzione database "intelligente": Queste informazioni vengono poi organizzate in database vettoriali. Immagina una biblioteca super ordinata dove i libri (i dati) sono classificati non in ordine alfabetico, ma per significato, permettendo ricerche molto più precise e pertinenti.
  • L'IA mette il suo tocco: È qui che entrano in gioco i LLM (Large Language Models, o grandi modelli linguistici, come quelli che alimentano ChatGPT). Arricchiscono questi dati memorizzati con conoscenze esterne e contesto. Ad esempio, se cerchi ristoranti, il sistema non si limita a elencare nomi; può aggiungere informazioni geografiche, recensioni, ecc.
  • Ed ecco un sito che chiacchiera! Alla fine, si ottiene un'interfaccia in linguaggio naturale. Fai domande in italiano corrente e il sito ti risponde. Ma soprattutto, i sistemi IA possono usare questa interfaccia per accedere alle informazioni del sito in modo programmatico, soprattutto tramite un altro standard chiamato MCP (Model Control Protocol), una sorta di protocollo di comunicazione universale per le IA.

In sintesi, NLWeb vuole rendere la creazione di un'interfaccia di dialogo con l'IA semplice quanto lo era creare una pagina web basilare agli albori di Internet.

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NLWeb vs concorrenza: Ognuno per la sua strada?

Il mondo dei protocolli per IA è in fermento, e NLWeb non arriva in un terreno vergine. Altre iniziative esistono, ma con obiettivi a volte diversi:

  • Agent2Agent di Google: Questo, come suggerisce il nome, si concentra sulla comunicazione tra diversi agenti IA. Maria Gorskikh, fondatrice e CEO di AIA, spiega:
    «Si tratta di orchestrare e far comunicare l'IA agentica e non è particolarmente focalizzato sull'attivazione dell'IA per siti web esistenti o contenuti IA».
  • LLMs.txt: Questo progetto mira ad aiutare i LLM a "aspirare" meglio i contenuti dei siti web, dando loro permessi e indicazioni. Michael Ni di Constellation Research precisa che
    «NLWeb non compete con LLMs.txt; è più paragonabile agli strumenti di web scraping che cercano di dedurre l'intento di un sito web».
    NLWeb, invece, si focalizza su interazioni in tempo reale direttamente sul sito dell'editore.

NLWeb, dal canto suo, sembra voler fare il bravo studente basandosi su standard esistenti come RSS e integrando MCP come livello di trasporto. Secondo Michael Ni, Microsoft vedrebbe MCP e NLWeb come l'equivalente del duo TCP/IP e HTML per questo futuro web agentico. Il vantaggio principale di NLWeb, secondo Will McKeon-White, analista di Forrester, sarebbe un maggiore controllo su come le IA "vedono" i siti, permettendo una migliore navigazione e comprensione, e quindi meno errori.

I primi curiosi sono già in fila

Microsoft non ha lanciato il suo progetto senza alcuni padrini. Aziende come Chicago Public Media, Allrecipes, Eventbrite, Hearst (tramite il suo sito Delish), O’Reilly Media, Tripadvisor o Shopify stanno già sperimentando NLWeb.

Andrew Odewahn, direttore tecnologico di O’Reilly Media, un editore ben noto nel mondo tech, sembra conquistato. Ha dichiarato:

«Le aziende hanno speso molto tempo a ottimizzare questo tipo di metadati per il SEO e altri obiettivi di marketing, ma ora possono sfruttare questa ricchezza di dati per rendere la loro IA interna più intelligente e capace con NLWeb.»

Per lui, il vantaggio è duplice: sia per interrogare informazioni pubbliche che per rendere accessibili dati interni. E poiché è open-source e può girare sui propri server, «non hai nulla da perdere e molto da guadagnare provandolo ora».

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Vale la pena salire sul treno NLWeb già ora?

È la grande domanda! Le opinioni divergono, come spesso accade con le tecnologie nascenti.

  • Entusiasmo cauto: Michael Ni di Constellation Research stima che NLWeb sia agli inizi e che ci vorranno «2-3 anni per un'adozione sostanziale». Suggerisce che le aziende pioniere con bisogni specifici potrebbero iniziare a testarlo per aiutare a plasmare lo standard.
  • Chiamata all'azione (con riserve): Maria Gorskikh, coinvolta anche nel progetto NANDA al MIT (che mira a creare un registro decentralizzato per servizi agentici), è più pressante. Afferma:
    «Se sei un'azienda con una vasta superficie di contenuti, una base di conoscenze interna o dati strutturati, sperimentare NLWeb ora è un passo intelligente e necessario per restare avanti».
    Paragona questo momento all'adozione precoce delle API o delle app mobili. Un'importante riserva: settori molto regolamentati come assicurazioni, banche o sanità dovrebbero aspettare l'implementazione di sistemi di verifica neutri e decentralizzati.

Una cosa è certa per i leader dell'IA aziendale: l'IA interagirà con il tuo sito, e bisognerà prepararsi. NLWeb si presenta come una soluzione particolarmente allettante, un po' come RSS divenne essenziale nei primi anni 2000.

NLWeb disegna un futuro dove le nostre interazioni con il web potrebbero essere radicalmente trasformate, rendendo l'informazione più accessibile e i servizi più intuitivi grazie a IA capaci di dialogare. Certo, la strada è ancora lunga prima di un'adozione massiva, e questioni di maturità e standardizzazione restano aperte. Ma l'idea di un web che comprende e risponde in linguaggio naturale, trasformando ogni sito in un potenziale assistente intelligente, ha di che far sognare... o almeno, di che alimentare molte conversazioni.

Pronti a chattare con il vostro sito di ricette preferito per sapere se avete abbastanza uova per quella torta al cioccolato? Il futuro ce lo dirà, ma una cosa è certa: il web non ha finito di stupirci!

Jerome

Esperto in sviluppo web, SEO e intelligenza artificiale, la mia esperienza pratica nella creazione di sistemi automatizzati risale al 2009. Oggi, oltre a redigere articoli per decifrare l'attualità e le sfide dell'IA, progetto soluzioni su misura e intervengo come consulente e formatore per un'IA etica, efficiente e responsabile.

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